"Faremo qualcosa per Amatrice". Con questa promessa, pronunciata stringendo la mano al sindaco Sergio Pirozzi, il principe Carlo ha concluso la sua visita ad Amatrice, il comune del centro Italia più colpito dal terremoto della scorsa estate. Il reale inglese era arrivato in elicottero sotto i monti della Laga alle 11 in punto, con ben un'ora d'anticipo rispetto al programma che era stato annunciato. Una visita curata in ogni dettaglio che ha permesso al principe di Galles di immergersi subito tra le macerie della zona rossa, accompagnato dal capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ma non dal sindaco Pirozzi, che lo ha lasciato all'inizio di ciò che rimane di Corso Umberto I: "Perché ho bisogno di guardare al futuro - ha spiegato - e perciò tornerò in centro storico solo quando sarà ricostruito". Da lì, indossando un casco, ha raggiunto a piedi la torre civica con l'orologio fermo alle 3.36, uno dei pochi simboli risparmiati dalle scosse del 24 agosto e del 30 ottobre dello scorso anno. Il principe ha poi raggiunto a piedi il Centro operativo intercomunale, cuore nevralgico delle forze che operano nel cratere di Amatrice, dove ha incontrato militari, volontari e operatori della Protezione civile impegnati nella gestione dell'emergenza e della ricostruzione. Subito dopo e sempre a piedi, salutando in diverse occasioni gruppi di sfollati, Carlo si è recato al memoriale che ricorda le 249 vittime, dove ha deposto un mazzo di fiori. Poi a Campo zero, il primo insediamento di casette allestito per ospitare gli sfollati del terremoto, ha visitato due 'soluzioni abitative di emergenza' (Sae) e incontrato le famiglie che vi risiedono, facendosi spiegare attentamente come vivono dal giorno in cui hanno perso la loro casa. Un bambino ha chiamato per nome il principe, lui si è girato chiedendogli dove andasse a scuola e se preferiva la matematica o le materie umanistiche. La visita è proseguita nella frazione di Villa San Cipriano, dove sorge la nuova scuola provvisoria 'Romolo Capranica' realizzata dalla Provincia autonoma di Trento e dove il reale ha incontrato la preside Maria Rita Pitoni e una delegazione di alunni che gli ha donato un disegno che lo ritrae con Camilla. Subito dopo è stata la volta dell'area food disegnata dall'architetto Stefano Boeri e del vicino padiglione allestito da Save The Children. Il principe, a San Cipriano, ha incontrato anche una famiglia inglese che ha vissuto il terremoto e ha avuto modo di assaggiare i prodotti locali, in particolare gli spaghetti all'amatriciana, di cui ha chiesto a Pirozzi la ricetta. "E' stata una giornata importante per la mia comunità - ha commentato il sindaco, che ha regalato a Carlo l'ormai famosa felpa con su scritto 'Amatrice' - non soltanto per la visita del principe ma per la particolare attenzione che sia lui sia l'ambasciata britannica hanno mostrato per questo territorio. Questo è il paese degli scarponi, non dei mocassini, e credo che il principe lo abbia capito. Ha mostrato interesse per il mondo degli allevatori e quello agricolo, vedremo cosa nascerà da questa giornata". Nel frattempo la duchessa di Cornovaglia era a Firenze, dove ha visitato l'associazione di promozione sociale Arcobaleno, gli Uffizi e il corridoio Vasariano.
di Fabrizio Colarieti per Ansa [link originale]