“Sono tentato e molto assediato”. Chissà se le parole pronunciate nei giorni scorsi da Papa Francesco, seguite da un esplicito invito a pregare per il Pontefice, hanno un legame con le nuove ombre che da alcuni giorni sono tornate ad addensarsi sulla Santa Sede. Perché, a quanto pare, Oltretevere sta prendendo forma un nuovo scandalo, anticipato nelle ultime ore da un intervento della magistratura vaticana – con perquisizioni e sequestri negli uffici della Segreteria di Stato, dello Ior e dell’Aif – e da un’esclusiva dell’Espresso che ha rivelato che tra le mura leonine c’è qualcosa che non torna dietro alcune operazioni finanziarie e immobiliari.
Pesanti sospetti, confermati, martedì, da una nota con cui la Sala stampa vaticana ha fatto sapere che i magistrati della Santa sede, Gian Piero Milano e Alessandro Diddi, hanno ordinato agli investigatori della Gendarmeria di perquisire e sequestrare documenti e computer negli uffici della Segreteria di Stato, guidata dal cardinale Pietro Parolin, dell’Autorità di Informazione Finanziaria (Aif) e dello Ior. Cosa c’è in quelle carte e nei supporti informatici requisiti non è ancora chiaro, ma di certo, ha anticipato l’Espresso, sappiamo che l’inchiesta riguarda operazioni finanziarie sospette e compravendite immobiliari milionarie a Londra. Sotto la lente degli investigatori del Vaticano, oltre a consistenti movimenti di denaro, sarebbero finite anche alcune società della city che avrebbero partecipato al business. Un’indagine, indica ancora la nota della Sala stampa, nata in seguito “alle denunce presentate agli inizi della scorsa estate dall’Istituto per le Opere di Religione (lo Ior, ndr) e dall’Ufficio del Revisore Generale”.
Ci sono già cinque nomi, che potrebbero corrispondere ad altrettanti indagati, anche se, per quanto se ne sa, al momento le autorità vaticane gli hanno solo proibito di avvicinarsi ai loro uffici. Si tratta di due funzionari apicali della Segreteria di Stato, Vincenzo Mauriello e Fabrizio Tirabassi, di un’addetta all’amministrazione, Caterina Sansone, e di due alti dirigenti vaticani, monsignor Maurizio Carlino, da poche settimane a capo dell’Ufficio informazione e documentazione, e Tommaso Di Ruzza, attuale direttore dell’Autorità di informazione finanziaria, cioè l’organismo indipendente (gemello dell’Uif di Bankitalia) che si occupa di antiriciclaggio. Secondo un documento, pubblicato dall’Espresso e a firma del capo della sicurezza vaticana, Domenico Giani, i cinque funzionari “potranno accedere nello Stato esclusivamente per recarsi presso la Direzione Sanità ed Igiene per i servizi connessi, ovvero se autorizzati dalla magistratura vaticana. Monsignor Mauro Carlino continuerà a risiedere presso la Domus Sanctae Marthae”.
E’ una coincidenza temporale, ma in uscita, il prossimo 21 ottobre per Chiarelettere, c’è anche un nuovo libro di Gianluigi Nuzzi dal titolo ancora top secret. Per il giornalista le parole che Bergoglio ha pronunciato nei giorni scorsi sono “un termometro del clima che si respira in Vaticano”. Nel libro, anticipa Nuzzi, ci sono “molte notizie e storie inedite”. Un lavoro che ricorda i quattro precedenti saggi che il conduttore di Quarto Grado ha dedicato agli scandali vaticani e che svelerà quello che accade nei sacri palazzi “dove c’è un Papa impegnato a combattere per cacciare i mercanti dal tempio”.
di Fabrizio Colarieti per La Notizia [link originale]