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Angelo TofaloUn grande convegno per cominciare. Sede, Camera dei deputati, data prevista il 18 dicembre. Con al centro dell’attenzione il futuro dei servizi segreti e come questo delicato settore può interagire con cittadini, governi e aziende. Nel nome di un concetto, intelligence collettiva, che sembra essere di grande attualità appassionando una comunità molto vasta di studiosi, tecnici, ricercatori e professionisti che si occupano pure di geopolitica, anche al di fuori degli apparati della sicurezza nazionale.
A promuovere l’iniziativa, a sorpresa, visto il tema, è un nuovo think tank, intelligencecollettiva.com, ideato dal deputato del Movimento 5 Stelle, Angelo Tofalo (nella foto), membro nel Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir), che si è assicurato la partecipazione al progetto del senatore ed ex magistrato, Felice Casson (Pd), anch’egli componente dell’organismo bicamerale di controllo, e di tre esperti del settore, Biagio Tampanella, Aldo Giannuli e Paola Giannetakis.
Intelligence collettiva, stando alla sua presentazione, è un progetto di approfondimento e diffusione della cultura della sicurezza. Ha come missione, stando alle intenzioni dei promotori, proprio quella di far interagire cittadini, governi e aziende “e proiettarli consapevolmente in un futuro in cui l’intelligence opererà sempre di più in uno spazio indefinito”. ...continua a leggere "Intelligence e servizi segreti: nasce una associazione targata Movimento 5 stelle"

GendarmeriaLa Gendarmeria vaticana, guidata dal potentissimo ispettore generale Domenico Giani, ex ufficiale della Guardia di finanza con un passato anche nei servizi segreti del Sisde, servizio per le informazioni e la sicurezza democratica, potrebbe essersi avvalsa di tecnologie molto invasive per compiere l’indagine sulla fuga di documenti riservati della Santa Sede. Il filone che ha portato all’arresto di monsignor Lucio Angel Vallejo Balda e della 'pierre' Francesca Immacolata Chaouqui.
Gli investigatori del potente servizio di sicurezza del Vaticano, infatti, non è escluso che abbiano utilizzato anche i software spia della Hacking Team, società milanese finita nella bufera a luglio 2015 dopo un attacco hacker che ha svelato la sua rete commerciale nel mondo.
Elementi che lasciano intendere che la Santa sede abbia acquistato e utilizzato software per sorvegliare i telefoni e i computer degli indagati, e non solo, si trovano proprio tra i file sottratti alla Hacking Team e diffusi in Rete nella notte tra il 5 e il 6 luglio. Si tratta della corrispondenza intercorsa, a dicembre del 2013, tra l’ufficio commerciale della società milanese e il colonnello Costanzo Alessandrini, il numero due della Gendarmeria vaticana.
L’oggetto della comunicazione era il sistema Galileo, potente software di intrusione commercializzato alle intelligence di mezzo mondo dalla Hacking Team, che però a Lettera43.it smentisce aver mai venduto il software al Vaticano, «che non è pertanto tra i clienti dell'azienda». ...continua a leggere "Vaticano, l’ombra di un software spia contro i corvi"

Cavi-sottomarini-Sicilia-174x131Dai cieli agli abissi oceanici, il braccio di ferro tra Washington e Mosca, che tanto ricorda la Guerra fredda, sembra non risparmiare neanche le autostrade digitali sommerse. Se è vero quanto scrive il New York Times, citando fonti dell’intelligence statunitense, la Russia avrebbe tentato di “aggrapparsi” ai cavi oceanici per telecomunicazioni che approdano negli Stati Uniti e attraverso i quali transitano il 95% delle comunicazioni Internet globali. Agganciarli, sorvegliarli o, peggio ancora, danneggiarli vorrebbe dire mettere in ginocchio la rete, qualcosa che, al giorno d’oggi, è paragonabile a un atto di guerra.
Secondo il Nyt i sommergibili e le navi Sigint di Mosca, in maniera sempre più aggressiva, si sarebbero più volte avvicinati ai cavi sottomarini in fibra ottica posati nel Mare del Nord, nei fondali dell’Asia nordorientale e perfino in acque statunitensi. A destare sospetti, il mese scorso, è stata la presenza, lungo la costa orientale degli Usa, della nave russa Yantar avvistata dai satelliti spia americani nei pressi della base navale di Guantanamo, cioè proprio sopra a una serie di cavi nevralgici. La Yantar, per quanto se ne sa, dispone di due mini sommergibili di profondità e di strumenti molto sofisticati per la sorveglianza elettronica. ...continua a leggere "Usa-Russia, la guerra ora è negli abissi"

Paolo Dall'OglioDue notizie distinte e congruenti hanno riacceso le speranze sul futuro di padre Paolo Dall'Oglio. Il 61enne gesuita italiano, rapito il 29 luglio 2013 nella città siriana di al-Raqqa, potrebbe essere ancora vivo. «È stato visto ad agosto 2015 a Raqqa, in Siria», ha affermato Rami Abdurrahman, direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti umani (Ondus) al quotidiano Asharq al Awsat citando la testimonianza di due disertori dell'Isis. Una circostanza che combacia anche con quanto ha dichiarato recentemente il patriarca dei Caldei, monsignor Louis Raphael I Sako, secondo il quale il religioso «sa muoversi, conosce l'Islam, parla arabo, sa come rapportarsi con queste persone».
Gli analisti di Farnesina e intelligence stanno valutando attentamente l'attendibilità delle fonti. «Non abbiamo alcuna conferma, per il momento non siamo in grado di verificare queste voci», ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Aggiungendo che «purtroppo in occasioni precedenti notizie simili si sono rivelate infondate. Tuttavia non abbiamo mai smesso di cercare e lavorare in tutte le direzioni. Quindi anche queste notizie ci incoraggiano a proseguire nell'attività dell'unità di crisi della Farnesina e degli apparati di intelligence che non si è mai interrotta». ...continua a leggere "Dall’Oglio, i misteri sul gesuita italiano rapito in Siria"