Nella homepage c’è un titolo generico: “Servizi per le comunicazioni”. E un motto in latino: Sutor ne supra crepite iudes, e cioè «che il ciabattino non giudichi più in su della scarpa». Sembra un invito a non parlare troppo quando non si hanno argomenti validi e, forse, basterebbe solo questo per capire che oltre quella “porta” c’è qualcosa di riservato. Sutor it è chiaramente un sito internet di copertura, registrato la prima volta nel 2001 e intestato a un dirigente di Wind Infostrada, che, stando a quanto emerge dai file sottratti a una società milanese hackerata il 6 luglio e finita nella bufera per via dei suoi spyware venduti a governi e intelligence di mezzo mondo - sarebbe in uso al contro-spionaggio militare italiano. Sono diversi, infatti, gli indirizzi di posta elettronica sutor it e le e mail finite nel pacchetto di 400 gigabyte di dati sottratti alla società e pubblicati da Wikileakes. In una di esse a scrivere è un “colonnello” e il tema sono le potenzialità intrusive dei software che la società proponeva alle agenzie di spionaggio e ai governi, anche di Paesi dichiaratamente ostili nei confronti della libertà di stampa. ...continua a leggere "Sutor, lo strano caso del sito web del contro-spionaggio militare"
Autore: Fabrizio Colarieti
Stragi: la direttiva Renzi sulla declassificazione dei documenti è un flop
Ritagli di giornali, lettere d’accompagnamento, cablogrammi diplomatici e migliaia di pagine con appunti e informazioni di scarso interesse e nella maggior parte dei casi già valutate dalla magistratura e dal Parlamento. La direttiva Renzi sulladeclassificazione dei documenti riguardanti le stragi e gli atti di terrorismo che hanno insanguinato la storia d’Italia dagli anni Sessanta in poi, secondo quanto annunciò Palazzo Chigi, avrebbe dovuto consentire al Paese di fare un passo in avanti, rispetto ai silenzi del passato, ma così non è stato. A un anno di distanza da quel provvedimento, tanto atteso dai familiari delle vittime di quella orribile stagione, il bilancio è deludente e molto discutibile.
L’ultima a sollevare il caso è stata Daria Bonfietti, la presidente dell’associazione dei familiari delle 81 vittime della strage di Ustica, di cui il 27 giugno ricorreva il trentacinquesimo anniversario, che ha definito l’operazione «molto negativa» giudicando i documenti finora declassificati «inutili e deludenti». Delusi anche coloro che da anni attendevano una svolta sul sequestro Moro, sulla strage di Peteano, su quella del treno Italicus e di Piazza Fontana, su Piazza della Loggia e Gioia Tauro, sulla bomba alla stazione di Bologna e sul rapido 904. ...continua a leggere "Stragi: la direttiva Renzi sulla declassificazione dei documenti è un flop"
Pantelleria, il mistero dell’aereo spia americano
Quale sia la sua reale missione nel Nord Africa non è chiaro. Di certo chi lo pilota non vuole rimanere in incognito. È il caso dell’aereo spia americano che da alcune settimane staziona nell’isola di Pantelleria e all’aeroporto di Catania Fontanarossa, dove martedì 30 giugno è di nuovo atterrato alle 7.12 ora italiana.
La sua sigla è N351DY, è un bimotore a elica Beech B300 Super King Air e, a quanto se ne sa, è in affitto all’intelligence americana con compiti di sorveglianza elettronica. Il 29 giugno l’aereo è ricomparso a Pantelleria da dove è decollato intorno alle 15 raggiungendo in poco tempo la Tunisia. Ha sorvolato Sousse, dove tre giorni prima si era consumato il sanguinario attentato terroristico all’Hotel Riu Imperial. Poi ancora Bargou e Siliana, prima di scomparire dagli schermi radar, come testimonia il tracciato liberamente consultabile sul sito flightradar24.com. Stessa missione compiuta anche nei giorni scorsi, nei cieli di Hammamet, sulla regione di Kasserine, sulle catene montuose di Chaambi, Djebal Salloum e Foussena. Zone teatro da mesi di violenti scontri tra l’esercito tunisino e i gruppi armati riconducibili ai movimenti jihadisti, che secondo il magazine tunisino inkifada.com, che si è occupato dell’aereo spia, sarebbero il vero obiettivo delle missioni di intelligence compiute dagli Usa. ...continua a leggere "Pantelleria, il mistero dell’aereo spia americano"
Strage di Ustica: verità lontana, procura di Roma indaga ancora
«Le indagini vanno avanti», ma la svolta tanto attesa dai familiari delle vittime dell’affaire Ustica di sicuro non c’è. A piazzale Clodio, fonti della procura di Roma, spiegano a ilfattoquotidiano.it che l’ultimo fascicolo penale sulla strage del 27 giugno 1980, che costò la vita ai 77 passeggeri e ai 4 membri dell’equipaggio del volo Itavia, per ora non sarà archiviato, pur non vedendo iscritti nel registro degli indagati e non registrando significativi passi in avanti, ad eccezione di alcune conferme ottenute durante una missione in Francia. Si indaga ancora, dunque, anche se, a distanza di 35 anni, le speranze di arrivare alla verità si fanno sempre più flebili. Ma quali piste stanno seguendo ancora gli inquirenti?
L’inchiesta, aperta 8 anni fa dai pm Amelio e Monteleone raccogliendo le dichiarazioni con le qualiFrancesco Cossiga tornò a tirare in ballo i francesi per l’abbattimento del nostro Dc-9, ipotizza il reato di strage, riprendendo il filo dell’istruttoria del giudice Rosario Priore che 16 anni fa portò sul banco degli imputati gli allora vertici dell’Aeronautica militare italiana, con l’accusa di aver depistato e ostacolato la verità (poi tutti assolti in via definitiva). Priore non riuscì a contestare la strage ma solo a mettere a fuoco lo scenario di guerra di cui il Dc-9 rimase vittima. Colpito da un missile, lanciato da uno dei 21 aerei “senza nome” che quella notte erano in volo, o a causa di una “near collision”, una quasi collisione, con uno di essi. ...continua a leggere "Strage di Ustica: verità lontana, procura di Roma indaga ancora"