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Aeronautica militareNon pilotavano aerei ma appalti pubblici per i lavori edili e le ristrutturazioni da compiere in otto basi dell'Aeronautica militare tra Lazio e Campania. Ora sono indagati, in 39, 14 dei quali sono stati arrestati, ieri mattina, in diverse città italiane, e 10 dovranno rispettare l’obbligo di dimora. Ma quello che colpisce di più, in questa ennesima storia di gare truccate, è che una dozzina di indagati sono militari.
Gli arresti, su ordine del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Velletri, sono stati eseguiti nelle province di Roma, Napoli, Caserta, Latina, Viterbo, Grosseto, Chieti e Ravenna. A carico degli indagati, ha riferito il comando provinciale dei Carabinieri della Capitale, “sono stati riconosciuti gravi indizi” e contestati reati che vanno dalla turbata libertà degli incanti alla frode nelle pubbliche forniture, alla corruzione per l’esercizio della funzione e alla falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Le indagini, coordinate dalla Procura di Velletri, si sono concentrate su 49 appalti, svolti tra maggio 2017 e gennaio 2021, riguardanti lavori da compiere nelle basi dell’Aeronautica militare di Ciampino, Pratica di Mare, Vigna di Valle, Furbara, Montecastrilli, Borgo Piave, Grazzanise e Somma Vesuviana. ...continua a leggere "Decolla la corruzione. All’Aeronautica pilotavano più appalti che aerei"

Potrebbe esserci poco o quasi nulla di segretissimo, dietro le continue missioni dei droni americani sul Mar Nero e ai confini con la Russia. Per quanto se ne sa, almeno per ora, volano in modalità inoffensiva, orbitando per ore attorno al loro target, che oggi è l’Ucraina, ieri era l’Afghanistan, l’Iraq, la Siria. Ma come ha dimostrato l’incidente avvenuto martedì 14 marzo – quando un drone MQ-9 della Usaf, dopo aver incrociato due caccia SU-27 russi, si è inabissato nelle acque del Mar Nero – la loro presenza, secondo l’opinione di diversi analisti, è intenzionalmente provocatoria e volta a influenzare il comportamento del nemico.
Del resto, se fossero davvero missioni top secret – per la raccolta di dati (in gergo Sigint) o addirittura alla ricerca di obiettivi da annientare – le rotte dei droni americani non sarebbero, come avviene spesso, tracciabili semplicemente installando sul proprio smartphone l’app Flightradar24. Tracciare e seguire le missioni dei velivoli statunitensi senza pilota è diventato, infatti, il passatempo di molti amanti di questo settore.
Anche in Italia, dove, ultimamente, c’è molto da sbirciare, perché dalla base siciliana di Sigonella decollano ogni giorno droni, caccia e altri mezzi aerei Usa. È il caso degli ormai famigerati “Forte 10”, “Forte 11” e “Forte 12”, ...continua a leggere "Il drone finito nel Mar Nero era la solita provocazione di Washington"

NbcSopravvivere alla pandemia del Coronavirus o portare soccorso a una popolazione assediata da Ebola? Oppure resistere a un attacco nucleare? O sgominare terroristi che usano armi batteriologiche o chimiche? A Rieti c'è una cittadella in cui esorcizzare con i fatti e non solo con le preghiere le nostre peggiori paure e dove ogni giorno avvengono operazioni, ad esempio, di trasporto in biocontenimento di contagiati. E' un capoluogo vero, in scala 1/1 compresa una stazione ferroviaria e una della metro e persino un intricato sistema fognario sotterraneo, ad altissima specializzazione: si chiama Nubich (Nucleare, biologico, chimico), è scritto anche sul cartello stradale. Qui ormai da 20 anni si impara a muoversi in scenari che purtroppo sono divenuti reali in tutto il mondo con la diffusione del Covid-19 In Europa è l'unica base di queste dimensioni, ma non è solo dall'Europa che forze armate e associazioni civili vengono a Rieti ad addestrarsi per fronteggiare i peggiori scenari. Una struttura che in questi mesi terribili ha fornito aiuto e know how, ma in maniera discreta.
Qui sono in servizio i professionisti della Scuola interforze per i quali tute, guanti e maschere ad alta protezione sono pane quotidiano. Le indossano decine di volte, ogni anno, addestrandosi a difendere e ad attaccare in ambienti ostili, non solo in caso di potenziali minacce e nemici tradizionali ma, anche, per il rischio legato all’impiego - offensivo - di agenti nucleari, biologici, radiologici e chimici. ...continua a leggere "Dal coronavirus a un attacco nucleare, biologico o chimico: così si impara a sopravvivere a Nubich"

Il Gruppo intervento speciale dei Carabinieri (Gis) ha festeggiato, a Roma, il suo 40° anniversario di fondazione. Alla cerimonia, tenutasi alla Caserma Salvo D’Acquisto di viale Tor di Quinto, hanno partecipato i ministri della Difesa e dell’Interno, Elisabetta Trenta e Matteo Salvini, oltre al Capo di stato maggiore della Difesa, Claudio Graziano, e al Comandante generale dell’Arma, Giovanni Nistri. Il Comandante generale dei Carabinieri, nel corso del suo intervento, ha sottolineato come il Gis operi mosso dal desiderio di servire. “Uomini del dovere che mettono i loro diritti in secondo piano dietro quelli dei cittadini” ha detto il generale Nistri. “Non super uomini, ma degli uomini consapevoli”. Riprendendo il motto del Gis “nella virtù del singolo trae la forza il gruppo”, l’Arma “tutti i giorni si deve ricordare che è nella virtù dei 110.000 uomini che compongono la nostra Istituzione che abbiamo tratto, che traiamo e che trarremo sempre la forza per continuare a servire le istituzioni”. “Nella virtù di 110.000 uomini – ha aggiunto il comandante generale dei Carabinieri -, che sono molti ma molti più di dei pochi che possono dimenticare la strada della virtù”. Salvini, nel corso del suo intervento, ha ricordato che il suo dovere di ministro è di dare all’Arma “non solo uomini e mezzi ma il senso dell’onore e il senso del rispetto”. ...continua a leggere "Le teste di cuoio dei Carabinieri festeggiano 40 anni. Alla cerimonia del Gis anche Salvini e Trenta"