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L’Italia in un prossimo futuro, neanche troppo lontano, potrebbe dotarsi di una forza armata cibernetica per stare al passo con i tempi, proteggere i propri confini nella rete e allo stesso tempo essere in grado di colpire. Di questo nuovo strumento, che si troverebbe ad operare in un teatro di guerra ibrido, ha parlato il sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo, intervenendo al Cybertech 2018 di Leonardo.
La minaccia cibernetica, secondo l’esponente pentastellato, molto attivo sui temi della sicurezza e dell’intelligence, “è meno armata e più digitale, nata ancor prima del fenomeno del terrorismo internazionale con la creazione della prima rete internet”. “Oggi – ha aggiunto Tofalo – si inizia a percepirla più forte, pervasiva e sofisticata. Tuttavia seppur tanto se ne parla, è ancora poco quello che si fa per contrastarla”. Tofalo definisce il dominio cyber “come qualcosa di materiale perché ha una sua fisicità”. “Ci sono – ha aggiunto – i poco conosciuti cavi sottomarini intercontinentali che permettono il trasferimento dei dati ed il collegamento delle nazioni ad internet; gli Internet Exchange Point sparsi in Italia (uno dei più importanti è proprio a Roma) che sono dei grossi hub che permettono a tutti i provider, nazionali e internazionali, di ‘incontrarsi’ e collegarsi; i data center che contengono e gestiscono una quantità enorme di dati”. ...continua a leggere "Il Governo vuole arruolare un esercito di hacker"

Un piccolo esercito è, ancora oggi, impegnato nei comuni colpiti dal sisma del 24 agosto 2016. Sono 360 gli uomini e le donne dell’Esercito che stanno operando, anche con l’impiego dei mezzi speciali del Genio, nei comuni delle Marche (Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera, Visso, Sarnano e Montegallo), del Lazio (Amatrice e Accumoli) e Abruzzo (Campotosto). I militari sono impegnati, soprattutto, nelle operazioni di demolizione di edifici e rimozione delle macerie, ma anche in attività di vigilanza e supporto alle popolazioni. Solo nell’ultimo anno, ha fatto sapere nei giorni scorsi lo Stato Maggiore dell’Esercito fornendo un bilancio delle attività operative, in tutto il cratere sono stati demoliti 602 edifici danneggiati dal sisma e rimosse oltre 150mila tonnellate di macerie. L’Esercito continua a garantire anche i servizi di vigilanza nei paesi e nei borghi disabitati per prevenire atti di sciacallaggio, laddove non si è ancora intervenuti per rimuovere le macerie, come nel caso di molte frazioni di Amatrice e Accumoli. L’impegno dei militari nelle aree terremotate ha riguardato anche l’emergenza neve, in particolare nell’inverno del 2017, e ha visto impegnati mediamente circa 1500 militari e 550 mezzi (tattici, speciali del Genio e commerciali), con un picco massimo di circa 2500 militari e circa 990 mezzi. ...continua a leggere "Macerie da rimuovere e vigilanza nelle frazioni isolate: c’è l’Esercito"