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La vincita alle presidenziali brasiliane del candidato dell’estrema destra, Jair Bolsonaro, ha riacceso le speranze di ottenere l’estradizione dell’ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo, Cesare Battisti. Ad attenderlo in italia, da dove fuggì nel 1981 evadendo dal carcere di Frosinone, c’è una condanna all’ergastolo per quattro omicidi che risalgono agli anni di piombo. Bolsonaro lo aveva promesso il 16 ottobre scorso, e questa mattina, suo figlio Eduardo, rispondendo a un tweet in cui Matteo Salvini si congratulava per l’elezione di suo padre, ha confermato l’intenzione affermando che “il regalo è in arrivo”. E quel regalo è proprio Battisti. “Riaffermo – aveva scritto il 16 ottobre Bolsonaro in un tweet in Italiano lanciato in piena campagna elettorale – il mio impegno di estradare il terrorista Cesare Battisti, amato dalla sinistra brasiliana, immediatamente in caso di vittoria alle elezioni. Mostreremo al mondo il nostro totale ripudio e impegno nella lotta al terrorismo. Il Brasile merita rispetto!”. Battisti, perciò, mai come ora, rischia l’estradizione e il carcere in Italia. Nell’ottobre dello scorso anno l’ex terrorista, apprezzato scrittore in Francia, era stato arrestato a Corumbà, nello stato di Mato Grosso del Sud, mentre tentava di attraversare il confine boliviano, ma tre giorni dopo era tornato in libertà. ...continua a leggere "L’Italia vuole l’ex terrorista Cesare Battisti in carcere prima possibile"

Il Gruppo intervento speciale dei Carabinieri (Gis) ha festeggiato, a Roma, il suo 40° anniversario di fondazione. Alla cerimonia, tenutasi alla Caserma Salvo D’Acquisto di viale Tor di Quinto, hanno partecipato i ministri della Difesa e dell’Interno, Elisabetta Trenta e Matteo Salvini, oltre al Capo di stato maggiore della Difesa, Claudio Graziano, e al Comandante generale dell’Arma, Giovanni Nistri. Il Comandante generale dei Carabinieri, nel corso del suo intervento, ha sottolineato come il Gis operi mosso dal desiderio di servire. “Uomini del dovere che mettono i loro diritti in secondo piano dietro quelli dei cittadini” ha detto il generale Nistri. “Non super uomini, ma degli uomini consapevoli”. Riprendendo il motto del Gis “nella virtù del singolo trae la forza il gruppo”, l’Arma “tutti i giorni si deve ricordare che è nella virtù dei 110.000 uomini che compongono la nostra Istituzione che abbiamo tratto, che traiamo e che trarremo sempre la forza per continuare a servire le istituzioni”. “Nella virtù di 110.000 uomini – ha aggiunto il comandante generale dei Carabinieri -, che sono molti ma molti più di dei pochi che possono dimenticare la strada della virtù”. Salvini, nel corso del suo intervento, ha ricordato che il suo dovere di ministro è di dare all’Arma “non solo uomini e mezzi ma il senso dell’onore e il senso del rispetto”. ...continua a leggere "Le teste di cuoio dei Carabinieri festeggiano 40 anni. Alla cerimonia del Gis anche Salvini e Trenta"

Prima l’attacco della Lega a Fabio Fazio per l’ospitata senza contraddittorio dell’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano. Poi la richiesta di chiarimenti del M5S sui contratti stipulati dalla Rai con le società esterne che, guarda caso, riguardano anche il conduttore di Che tempo che fa. E non ci sarebbe nulla di strano se non fosse per un dettaglio. A rinnovare l’appalto alla società L’Officina Srl (posseduta al 50% dallo stesso Fazio e da Magnolia), è stato a settembre il nuovo amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, indicato al vertice di Viale Mazzini proprio dal Governo M5S-Lega. Paradossale ma vero: ad attaccare Fazio sono ora proprio i partiti che hanno designato colui che ha rinnovato il contratto alla sua società. La notizia, passata (volutamente?) inosservata, è saltata fuori da un botta e risposta tra il segretario della Commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, e i vertici dell’azienda pubblica. L’esponente dem ha presentato un’interrogazione al presidente e all’Ad di Viale Mazzini, nel pieno della polemica scatenata dalle ospitate di Carlo Cottarelli a Che tempo che fa alla modica cifra di 6.500 euro a puntata (incassati però dall’Università Cattolica di Milano ogni volta che l’ex commissario alla spending review è ospite da Fazio). Anzaldi chiedeva, tra l’altro, di sapere “se il contratto della Rai con L’Officina sia stato già rinnovato dal Cda, che non prende decisioni da luglio, e in che data…”. Un dubbio legittimo, dal momento che il contratto doveva rivedere alcune condizioni economiche dopo un anno dalla stipula. ...continua a leggere "M5S e Lega sparano su Fazio. Ma a rinnovargli il contratto è stato l’Ad della Rai scelto dal Governo"

Il Breguet Atlantic, il bimotore anti-sommergibile dell’Aeronautica italiana, che per quarantacinque anni ha pattugliato i nostri mari, è andato in pensione. L’ultimo velivolo in servizio a Sigonella è stato trasferito oggi con un volo speciale sulle sponde del Lago di Bracciano, dove entrerà a far parte integrante della collezione del Museo Storico dell’Aeronautica militare. Il trasferimento del Br 1150 Atlantic è stato effettuato utilizzando un gigantesco elicottero dei Vigili del Fuoco.
La fusoliera dell’Atlantic è stata agganciata dall’elicottero sulla pista dell’aeroporto militare di Pratica di Mare, dove era atterrato dopo la sua ultima missione, ed è stata trasportata fino alla sede del Museo storico dell’Ami. Ad accogliere l’ultimo Breguet, a Vigna di Valle, c’era il generale di brigata aerea, Carlo Moscini, Ispettore dell’Aviazione per la Marina, che al termine del trasferimento ha consegnato simbolicamente le chiavi dell’Atlantic al direttore del Museo, il tenente-colonnello Adelio Roviti.
“L’Atlantic – ha spiegato il generale Moscini – entra di diritto nel novero dei prestigiosi velivoli del Museo storico dell’Aeronautica Militare. L’attività operativa svolta dal velivolo nel campo dell’Antisom è stata incredibile: oltre 45 anni di servizio totalizzando più di 260 mila ore di volo. ...continua a leggere "Va in pensione il cacciatore di sommergibili. L’ultimo Breguet Atlantic dell’Aeronautica trasferito al Museo di Vigna di Valle"