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L’omicidio di Ilaria Alpi, l’inviata del Tg3 assassinata il 20 marzo 1994 a Mogadiscio insieme al suo operatore, Miran Hrovatin, è destinato a finire nel profondo cassetto dei misteri d’Italia. Perché la Procura di Roma, chiedendo l’archiviazione dell’ultima inchiesta che era stata aperta nel tentativo di fare luce su questa brutta pagina della nostra storia, ha appena ammesso che è passato troppo tempo, che non c’è un movente né un killer su cui indagare, né, tantomeno, la prova che qualcuno depistò le indagini.
A decidere sarà il gip, ma a leggere le 80 pagine della richiesta di archiviazione firmata dal procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone e dal pm Elisabetta Ceniccola, il magistrato che dieci anni fa ereditò il fascicolo dopo che il gip Emanuele Cersosimo respinse un’analoga richiesta di archiviazione, di margini per andare avanti nelle indagini ce sono davvero pochi. Uno dei principali ostacoli, innanzitutto, è l’impossibilità per gli inquirenti di compiere indagini in Somalia e accertamenti che sarebbero necessari per risalire al movente e agli autori del duplice omicidio.
Nella richiesta di archiviazione i pm romani citano anche la recente sentenza della Corte di Appello di Perugia che, a conclusione del processo di revisione, ha assolto l’unico condannato per l’omicidio, il somalo Hashi Omar Hassan, con particolare riferimento all’assenza di qualsiasi indicazione sul movente e sull’esecutore del delitto. ...continua a leggere "Perché il caso di Ilaria Alpi è un altro dei misteri d’Italia"

Il Dc9 Itavia fu abbattuto da un missile e ci furono depistaggi, per questo lo Stato dovrà risarcire, e non per la prima volta, oltre 17 milioni di euro a 29 familiari delle vittime della strage di Ustica (27 giugno 1980, 81 morti). E' quanto ha stabilito, con una sentenza depositata ieri, la prima sezione civile della Corte di Appello di Palermo rigettando l'appello che l'Avvocatura dello Stato aveva presentato contro la sentenza di condanna emessa dal Tribunale civile di Palermo nel settembre 2011 (oltre 100 milioni di risarcimento per 81 familiari). Secondo la Corte del capoluogo siciliano, resta accertato il depistaggio delle indagini compiute all'indomani del disastro aereo. Il velivolo, che da Bologna andava a Palermo, con ogni probabilità fu abbattuto da un missile, ancora oggi non identificato, e a parere dei giudici civili i Ministeri della Difesa e dei Trasporti non assicurarono adeguate condizioni di sicurezza lungo l'aerovia percorsa dal volo Itavia per raggiungere Punta Raisi. Per i giudici palermitani è esclusa l'ipotesi alternativa della bomba collocata a bordo o di un cedimento strutturale, in linea, quindi, con lo scenario della battaglia aerea e dell'intrusione di velivoli non identificati nella rotta del Dc9 già tracciato dall'istruttoria conclusa nel '99 dal giudice Rosario Priore. La Corte di Appello ha dichiarato la prescrizione del risarcimento per 'depistaggio', ma ha confermato il risarcimento 'da fatto illecito' liquidando, complessivamente, in favore dei 29 familiari oltre 17 milioni e 400 mila euro di risarcimento. ...continua a leggere "Strage di Ustica, la Corte d’Appello di Palermo conferma la condanna per lo Stato"

La spada di Damocle della tassa di successione sulle macerie, la burocrazia asfissiante, la ricostruzione ferma, le macerie che invadono ancora strade e borghi, la carenza di personale e il mancato rimborso ai risparmiatori del cratere traditi dalle 'banche fallite'. C'è tutto questo nella lista delle cose da fare presto che il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, consegnerà al premier Paolo Gentiloni in un incontro che dovrebbe tenersi questa settimana a Palazzo Chigi. Pirozzi affida ad una lunga nota il suo ultimatum alle istituzioni ricordando che lì, nel comune reatino devastato dal sisma della scorsa estate, "non c'è più un Paese". Per il sindaco della città rasa al suolo dal terremoto, parlando della tassa di successione, è impensabile "che si debba pagare su un bene frutto dei sacrifici di intere famiglie e che oggi, peraltro, non esiste più". "Penso ai tanti orfani - scrive Pirozzi - che saranno costretti a sborsare denaro per qualcosa che proviene loro dai genitori, dai nonni, dagli avi. Oggi quelle proprietà sono macerie, e oltre ai lutti, al dolore, alle tante difficoltà, queste persone si troveranno di fronte anche questo scoglio. È qualcosa di profondamente ingiusto e per questo abbiamo emanato una delibera per chiedere, insieme ad altri interventi urgenti ed essenziali, che la tassa sia abolita". Ma a preoccupare il sindaco di Amatrice non è solo l'inciampo della tassa di successione, ci sono anche "lacci e lacciuoli" che frenano la ricostruzione. ...continua a leggere "L’ira del sindaco di Amatrice, risposte o riconsegno le chiavi della città"

Il premier canadese, Justin Trudeau, sceglie il giorno del suo anniversario di matrimonio per visitare Amatrice. L'aveva promesso al sindaco Sergio Pirozzi, volato in Canada nelle scorse settimane insieme a Sergio Marchionne, che in occasione del G7 di Taormina avrebbe visitato anche il comune reatino colpito dal sisma della scorsa estate. Una visita ricambiata, nel segno di una rafforzata amicizia tra Italia e Canada, utile anche a ufficializzare una donazione al Comune di Amatrice di 2 milioni di dollari canadesi, da parte dello stesso governo di Ottawa, e di altrettanti da parte della comunità Italo-canadese. Una somma pari a circa 2,6 milioni di euro che il sindaco Pirozzi vorrebbe utilizzare prima possibile per ricostruire la sede del Municipio, interamente crollata con la scossa delle 3:36 del 24 agosto. "Sono qui per dimostrare l'amicizia con il popolo italiano. La comunità italo-canadese, ma tutta la popolazione canadese, è stata molto colpita da quanto successo qui e vogliamo esprimere vicinanza", ha detto Trudeau mentre attraversava, a piedi, la zona rossa di Amatrice accompagnato dal ministro degli Esteri Angelino Alfano, dal capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Una lunga camminata, tra due ali di macerie, interrotta più volte da Trudeau, molto colpito dagli effetti del terremoto ancora ben visibili lungo ciò che rimane del Corso. ...continua a leggere "Trudeau tra le macerie di Amatrice"