Twitter e Facebook mettono al bando fake news, teorie ascientifiche e complottiste e falsi rimedi contro il Coronavirus. Tutti i post contrari alle linee guida offerte dalle fonti autorevoli in tema di salute pubblica (qui il flusso in diretta con una selezione di fonti ufficiali), in particolare dall'Oms, saranno bannati. In un post, Twitter ha elencato i contenuti che eliminerà dalla piattaforma, dando priorità a quelli potenzialmente più dannosi. In particolare cancellerà i tweet che vanno contro le raccomandazioni delle autorità sanitarie per evitare il contagio da Covid-19 incentivando comportamenti rischiosi, sostenendo ad esempio che la distanza di sicurezza è inutile.
Al bando anche i tweet che descrivono misure protettive, farmaci, trattamenti inefficaci e ascientifici, che negano, perciò, fatti scientifici accertati o sostengono teorie complottiste, ad esempio che il virus sia stato creato in laboratorio per danneggiare le borse o per far guadagnare chi vende disinfettanti, vaccini e altri farmaci. Nelle scorse settimane, ad esempio (leggi l'articolo) è stata diffusa la falsa notizia di misteriosi movimenti di mezzi e militari Usa in Italia (smentita anche dal ministro Guerini), in realtà impegnati in un'esercitazione programmata da mesi, oppure che la nuova tecnologia 5G, indebolendo il sistema immunitario, favorisca il contagio. ...continua a leggere "Twitter e Facebook mettono al bando fake news e teorie complottiste sul Coronavirus"
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Caso Regeni, ancora troppe “zone grigie” in Egitto e in Italia
Ci sono “zone grigie”, in Egitto e in Italia. E la verità sulla morte di Giulio Regeni, il ricercatore italiano sequestrato, torturato per 7 giorni e ucciso al Cairo quattro anni fa, è ancora lontana, perché, oltre alle reticenze delle autorità egiziane, ribadite recentemente anche dell’ex procuratore di Roma Giuseppe Pignatone, a mancare è la volontà di agire con maggiore determinazione. E’ quanto hanno ribadito i genitori del giovane friulano, Paola Deffendi e Claudio Regeni, nel corso della loro prima audizione dinanzi alla Commissione parlamentare d’inchiesta che indaga sulla vicenda.
Il governo egiziano, hanno detto i genitori di Giulio, “è recalcitrante e non collabora come dovrebbe”, ma, anche da parte italiana, non è stato “ancora ritirato il nostro ambasciatore al Cairo”. “Da tempo – hanno aggiunto – chiediamo il ritiro dell’ambasciatore. Cantini (Giampaolo Cantini, ndr) da molto tempo non ci risponde, evidentemente persegue altri obiettivi rispetto a verità e giustizia, mentre porta avanti con successo iniziative su affari e scambi commerciali tra i due Paesi”. ...continua a leggere "Caso Regeni, ancora troppe “zone grigie” in Egitto e in Italia"
Regeni prima di morire fu torturato dagli 007 egiziani per 7 giorni
Giulio Regeni, il ricercatore friulano morto al Cairo tre anni fa, dopo il suo arresto, compiuto da agenti della National security egiziana, fu torturato in più fasi e per giorni, tra il 25 e il 31 gennaio 2016. Indicibili sofferenze che gli causarono fratture e ferite compatibili con calci, pugni e violenti colpi sferrati con bastoni e mazze. Ad affermarlo sono stati il sostituto procuratore, Sergio Colaiocco, e il procuratore capo di Roma, Michele Prestipino, nel corso dell’audizione davanti alla neonata Commissione d’inchiesta istituita dal Parlamento per fare luce sulla morte del ricercatore.
“L’autopsia eseguita in Italia – ha spiegato Colaiocco – ha dimostrato che le torture sono avvenute a più riprese, tra il 25 e il 31 gennaio. L’esame della salma depone per una violenta azione su varie parti del corpo. I medici legali hanno riscontrato varie fratture e ferite compatibili con colpi sferrati con calci, pugni, bastoni e mazze. Giulio è morto, presumibilmente il 1 febbraio, per la rottura dell’osso del collo”. ...continua a leggere "Regeni prima di morire fu torturato dagli 007 egiziani per 7 giorni"
Regeni prima di morire fu torturato dagli 007 egiziani per 7 giorni
Giulio Regeni, il ricercatore friulano morto al Cairo tre anni fa, dopo il suo arresto, compiuto da agenti della National security egiziana, fu torturato in più fasi e per giorni, tra il 25 e il 31 gennaio 2016. Indicibili sofferenze che gli causarono fratture e ferite compatibili con calci, pugni e violenti colpi sferrati con bastoni e mazze. Ad affermarlo sono stati il sostituto procuratore, Sergio Colaiocco, e il procuratore capo di Roma, Michele Prestipino, nel corso dell’audizione davanti alla neonata Commissione d’inchiesta istituita dal Parlamento per fare luce sulla morte del ricercatore.
“L’autopsia eseguita in Italia – ha spiegato Colaiocco – ha dimostrato che le torture sono avvenute a più riprese, tra il 25 e il 31 gennaio. L’esame della salma depone per una violenta azione su varie parti del corpo. I medici legali hanno riscontrato varie fratture e ferite compatibili con colpi sferrati con calci, pugni, bastoni e mazze. Giulio è morto, presumibilmente il 1 febbraio, per la rottura dell’osso del collo”.
Gli stessi inquirenti hanno riferito, inoltre, che nell’ambito dell’indagine si sono verificati quattro depistaggi da parte degli apparati egiziani. “Nell’immediatezza dei fatti – ha spiegato ancora Colaiocco – sono stati fabbricati dei falsi per depistare le indagini. In primis l’autopsia svolta a Il Cairo che fa ritenere il decesso legato a traumi compatibili con un incidente stradale. ...continua a leggere "Regeni prima di morire fu torturato dagli 007 egiziani per 7 giorni"