Angelosanto, 58 anni, approda al Ros dopo aver comandato per due anni il terzo Reparto del Comando generale dei Carabinieri che si occupa di informatica, telecomunicazioni, sistemi telematici, armamento ed equipaggiamenti speciali. La sua carriera è ricca di importanti incarichi, tutti in ambito operativo e soprattutto investigativo.
Dopo aver frequentato l’Accademia militare di Modena e la Scuola ufficiali Carabinieri di Roma, ha svolto numerosi incarichi in seno allo stesso Raggruppamento operativo speciale e nei reparti territoriali particolarmente impegnati nella lotta al crimine organizzato. È stato fra l’altro Comandante provinciale a Reggio Calabria, vice comandante del Ros e Comandante del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (Racis).
Al Ros Angelosanto ha comandato la sezione “catturandi”, quella che si occupa di latitanti di grosso calibro, e il Reparto criminalità organizzata di Roma. Successivamente è stato nominano comandante della Sezione anticrimine del Ros della Capitale, occupandosi, fino al 2002, di eversione e terrorismo interno, come le indagini sugli omicidi di Massimo D’Antona e Marco Biagi, uccisi dalle Brigate Rosse, e di criminalità organizzata nel Lazio. Portano la firma dell’alto ufficiale anche le indagini sulle infiltrazioni nel litorale romano della cosca calabrese Ruga-Gallace-Novella.
Angelosanto ha operato anche nell’intelligence interna, dal 2002 al 2007 è stato direttore del Raggruppamento operativo centrale del Sisde (oggi Aisi), sotto la direzione del generale Mario Mori, occupandosi soprattutto di terrorismo interno e internazionale. Poi ancora nel Ros, dal 2007 al 2009, dove con il grado di colonnello, ha comandato il Reparto indagini tecniche.
di Fabrizio Colarieti per Formiche.net [link originale]