FABRIZIO COLARIETI

Crolli case popolari Amatrice, 5 a processo

Per il crollo delle due palazzine ex Iacp-Ater di piazza Augusto Sagnotti, ad Amatrice (Rieti), in seguito al terremoto del 24 agosto 2016, ci sarà un processo, che si aprirà a Rieti il prossimo 19 settembre, a carico di 5 persone che dovranno rispondere di omicidio colposo plurimo, crollo colposo, disastro e lesioni. Lo ha deciso, disponendo il giudizio, il gup del Tribunale del capoluogo reatino, Pierfrancesco de Angelis, accogliendo in pieno le conclusioni delle indagini coordinate dai pm Rocco Gustavo Maruotti e Lorenzo Francia. Quei due edifici, secondo gli esperti e l'inchiesta della magistratura, non avrebbero retto una scossa anche inferiore a magnitudo 6.0. Era una certezza, fin dalla loro edificazione, avvenuta a metà degli anni Settanta. Erano nati male, costruiti con un'ossatura esile, 'materiali inadeguati', 'pilastri troppo sottili', 'armature esigue' e 'calcestruzzo a bassa resistenza'. E così, quando la terra ha tremato mettendo in ginocchio Amatrice, per 18 persone non ci fu scampo. Da quelle case, ridotte a un ammasso di macerie, uscirono gravemente feriti, ma vivi, solo tre inquilini. Il collasso, secondo i tecnici incaricati dalla Procura di dare una risposta ai due crolli, avvenne in pochi istanti e con una modalità che in gergo è definita a 'pancake', cioè uno solaio sopra l'altro. Ad essere processati saranno: Ottaviano Boni, 79 anni, all'epoca direttore tecnico della Sogeap, impresa appaltatrice dei lavori; Luigi Serafini, 84, amministratore unico della Sogeap; Franco Aleandri, 84 anni, presidente pro-tempore dell'Istituto autonomo case popolari (Iacp); Maurizio Scacchi, 63, geometra della Regione-Genio Civile; Corrado Tilesi, 85 anni, all'epoca assessore ad Amatrice. "Siamo soddisfatti di questo risultato. Il gup ha dato credito e piena valenza al lavoro fatto dalla Procura, in particolare dal pm Maruotti, e all'attività investigativa condotta dalla polizia giudiziaria", ha commentato al termine dell'udienza l'avvocato Wania Della Vigna, legale dei familiari delle vittime. "Sono state accuratamente trattate nel corso delle udienze le risultanze delle indagini - ha aggiunto il legale -, è stata condotta una puntuale analisi degli effetti del sisma fino a un'attenta valutazione dei profili di responsabilità degli imputati che ne risponderanno in dibattimento. Quello che conta è che nel processo saranno presenti gli enti pubblici, la Regione Lazio, per Ater e Genio civile, e il Comune di Amatrice. In caso di condanna dovranno risarcire le parti civili".

di Fabrizio Colarieti per Ansa

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