Un grande convegno per cominciare. Sede, Camera dei deputati, data prevista il 18 dicembre. Con al centro dell’attenzione il futuro dei servizi segreti e come questo delicato settore può interagire con cittadini, governi e aziende. Nel nome di un concetto, intelligence collettiva, che sembra essere di grande attualità appassionando una comunità molto vasta di studiosi, tecnici, ricercatori e professionisti che si occupano pure di geopolitica, anche al di fuori degli apparati della sicurezza nazionale.
A promuovere l’iniziativa, a sorpresa, visto il tema, è un nuovo think tank, intelligencecollettiva.com, ideato dal deputato del Movimento 5 Stelle, Angelo Tofalo (nella foto), membro nel Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir), che si è assicurato la partecipazione al progetto del senatore ed ex magistrato, Felice Casson (Pd), anch’egli componente dell’organismo bicamerale di controllo, e di tre esperti del settore, Biagio Tampanella, Aldo Giannuli e Paola Giannetakis.
Intelligence collettiva, stando alla sua presentazione, è un progetto di approfondimento e diffusione della cultura della sicurezza. Ha come missione, stando alle intenzioni dei promotori, proprio quella di far interagire cittadini, governi e aziende “e proiettarli consapevolmente in un futuro in cui l’intelligence opererà sempre di più in uno spazio indefinito”. Grazie anche a una piattaforma multimediale che si inserisce nel solco tracciato dalla nuova intelligence governativa che, non a caso, dopo la riforma dei Servizi del 2007, sta investendo molto in comunicazione (a cominciare dal sito sicurezzanazionale.gov.it), avvicinandosi anche alle università e ai grandi gruppi che operano in settori sensibili. Ma come mai questa iniziativa e proprio in casa del M5S? “Sentivo la necessità di creare qualcosa di diverso partendo dall’esperienza maturata in questo settore e dentro il Copasir”, spiega al ilfattoquotidiano.it Angelo Tofalo. “Intelligence collettiva – prosegue l’esponente del M5s – non ha una connotazione politica, è una piattaforma nata dall’esigenza di aggregare contenuti di altissimo livello su temi, come la sicurezza e l’intelligence, di cui si parla ogni giorno. Il sito è pronto ad ospitare tutti, è ‘svestito’ da simboli, tant’è che tra gli autori c’è anche Casson”.
Il nuovo think tank ha già iniziato a proporre contenuti anche sulla sua pagina Facebook. Il primo intervento, curato da Aldo Giannuli, docente universitario vicino al M5s e consulente di varie commissioni parlamentari d’inchiesta (non ultima quella che sta indagando in questi mesi sul caso Moro), riguarda Gladio, la stay-behind italiana svelata da Giulio Andreotti nel 1990. “Ma in preparazione – prosegue Tofalo – ci sono anche altri contributi. Parleremo dell’ammiraglio Fulvio Martini (a capo del Sismi, il servizio segreto militare, tra il 1984 e il 1991, ndr), del generale Paolo Inzerilli (anch’egli ex agente del controspionaggio militare, ndr), ma anche di scienze cognitivo-comportamentali e psicologia criminale, con i contributi di Paola Giannetakis di Link Campus University”. Tra le firme c’è addirittura quella del prefetto Adriano Soi, già responsabile della comunicazione istituzionale del Dis, il Dipartimento dell’informazione per la sicurezza di Palazzo Chigi, l’organo di coordinamento dei servizi segreti. Come si finanzierà il nuovo think tank? “Semplice”, assicura Tofalo, ribadendo che l’iniziativa sta a cuore al M5s ma va oltre gli steccati di partito, “si sosterrà con i contributi della Rete e attraverso la promozione di corsi ed eventi, per i quali nascerà presto un’associazione senza fini di lucro”.
di Fabrizio Colarieti per ilfattoquotidiano.it [link originale]