La Rai ha risposto che “Per quanto attiene all’edizione 2018/2019 del programma Che tempo che fa si segnala che a settembre l’Amministratore delegato ha provveduto alla sottoscrizione del contratto di appalto parziale con la società L’Officina in qualità di procuratore competente per valore (i contratti al di sotto dei 10 milioni non necessitano della ratifica del Cda, ndr)”. Anche se, spiegano dalla Rai, “di tale contratto – che rientra nell’ambito del ‘Contratto preliminare’ con Fazio di durata quadriennale approvato a giugno 2017 dal precedente Consiglio di Amministrazione – è stata fornita preventiva e idonea informativa al Consiglio, evidenziando tra l’altro l’avvenuta presentazione del programma (giugno 2018) nei palinsesti della stagione autunnale agli investitori pubblicitari, a seguito della relativa approvazione consiliare”.
Tutto chiaro. Se non fosse per un dettaglio. Sul contratto di Fazio si era espressa anche l’Anac di Raffaele Cantone, che aveva non solo evidenziato “elementi di criticità” sul compenso al conduttore, sulla durata e soprattutto sul contratto stipulato con L’Officina (in tutto 18 milioni l’anno per 64 puntate nell’arco di 4 anni), ma aveva anche trasmesso le carte alla Corte dei Conti. Un’iniziativa che, evidentemente, non ha preoccupato Salini. Ad che probabilmente non ha sentito neppure le dichiarazioni di fuoco rilasciate nel 2017 dall’attuale presidente della Camera, Roberto Fico, che all’epoca guidava la Vigilanza Rai: “Orfeo (Mario, l’ex dg Rai, ndr) continua a difendere i contratti che sta facendo a Fazio, io non sono assolutamente d’accordo”. Per non parlare dei fulmini più recenti lanciati del grillino Gianluigi Paragone, che ha definito “omelie della domenica” le comparsate di Cottarelli da Fazio. Omelie che, a quanto pare, a Salini non devono dispiacere per niente.
In merito la Rai ha fatto sapere “che nella seduta del Consiglio di amministrazione dello scorso 21 settembre l’Amministratore delegato Fabrizio Salini aveva informato con una nota dettagliata il Consiglio di amministrazione circa la necessità di provvedere alla ratifica e alla relativa formalizzazione dell’appalto per la seconda stagione del programma, già presentato alla stampa e agli investitori pubblicitari all’interno dei palinsesti autunnali lo scorso giugno”. “L’intenzione aziendale di mandare in onda la seconda stagione di Che Tempo che fa – aggiunge Viale Mazzini – era stata peraltro confermata alla società L’Officina in una comunicazione inviata da Rai lo scorso 28 giugno durante la precedente consiliatura, nei termini previsti dall’accordo con la stessa società per l’edizione 2017-2018. Il suddetto appalto è collegato al contratto quadriennale con Fabio Fazio stipulato il 23 Giugno 2017″.
di Fabrizio Colarieti per La Notizia [link originale]