In questi giorni di festa mi è capitato di esprimere su Twitter il mio pensiero sull’intossicazione dei social da parte di negazionisti, troll, bestie e odiatori seriali. La scusa è stato l’arrivo in Italia delle prime dosi del vaccino della Pfzier. Tutto è iniziato con le immagini del trasporto scortato dal Belgio all’Italia dello stock di farmaci destinato allo Spallanzani. Immagini accolte con un’ondata di insulti, naturalmente contro il Governo, ma anche contro chi, in quel momento, stava facendo il suo dovere, cioè trasferire in sicurezza le dosi del prezioso vaccino. Un compito giustamente assegnato alle Forze dell’ordine e alle Forze armate. Perché scortarle? Perché, giusto qualche ora prima, l’Interpol – definendo i vaccini anti-covid l’oro liquido del 2021 – aveva allertato le Forze di polizia europee rispetto al rischio che la criminalità possa tentare di rubare le dosi (per poi rivenderle al mercato nero) attaccando i siti di stoccaggio o direttamente i carichi in transito. Cosa ha detonato l’odio sui social? Le immagini diffuse dalle Istituzioni per documentare l’arrivo in Italia delle dosi. Non proprio un evento secondario, visto che ci stiamo per lasciare alle spalle un anno in cui il Covid-19 ha contagiato oltre 2 milioni di italiani, 71mila dei quali – morti di o per il Coronavirus fa poca differenza – non ce l’hanno fatta. Mi ha colpito, poi, l’accostamento – davvero folle e irrispettoso – tra i camion di Bergamo, quelli che durante la prima ondata trasportavano decine di vittime, e i camion dei vaccini. Secondo alcuni scienziati incompresi, nei primi, come nei secondi, non c’era nulla. Proprio così. Per qualcuno è tutta una messinscena. Un’operazione mediatica partorita dalla mente diabolica di Conte per controllare il Paese. Basterebbe solo questo per rendersi conto che, prima o poi, qualcuno dovrà occuparsi di ciò che circola sui social, con buona pace di chi ha riscritto a modo suo l’articolo 21 della Costituzione. Per non parlare, poi, delle panzane sparate, via social, per Natale, dall’attore Enrico Montesano, secondo cui sarebbe in corso il solito complotto demo-pluto-giudaico-massonico, stavolta partito da un laboratorio segreto di Wuhan e che vede come protagonisti, insieme alla Pfizer, il solito Soros con la complicità di Renzi, Beppe Grillo, banche e multinazionali. Da ricovero.
di Fabrizio Colarieti per La Notizia [link originale]