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Trenta famiglie sfollate dal centro storico di Accumoli (Rieti) potranno tornare ad abitare nella loro terra, a poche centinaia di metri da ciò che rimane dell'antico borgo raso sul suolo dalla scossa di terremoto delle 3:36 del 24 agosto 2016. Le prime 30 Soluzioni abitative di emergenza (Sae), delle 71 previste nei quattro lotti in allestimento ad Accumoli, sono state consegnate questa mattina alle famiglie dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e dal sindaco del comune reatino colpito dal sisma, Stefano Petrucci. "Dopo l'inizio del ritorno a casa dei cittadini di Amatrice - ha detto Zingaretti - da oggi anche i cittadini di Accumoli cominciano a lasciare gli alberghi per ritornare nella loro terra. Va avanti anche la ricostruzione di Accumoli - ha poi aggiunto il governatore - ma, intanto, si ritorna a vivere qui, e questa è la cosa più importante". La Regione Lazio ha consegnato 6 villaggi Sae e altri 4 saranno ultimati entro la fine del mese. "Contiamo - ha detto ancora Zingaretti - che per ferragosto riporteremo nel loro territorio tutti i cittadini che sono sfollati negli alberghi o nelle altre sistemazioni. È un bel segnale per l'Italia, è dura e difficile ma ce la faremo a rispettare gli impegni e cioè una sistemazione nei luoghi del sisma e la ricostruzione dei comuni". ...continua a leggere "Ritorno a casa per i primi sfollati di Accumoli"

Una visita a sorpresa, in elicottero e concordata solo poche ore prima col sindaco di Accumoli (Rieti), per il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che ha effettuato un sopralluogo in uno dei cantieri del progetto Sae-Cns allestiti nei comuni del reatino colpiti dal sisma della scorsa estate. "Siamo qui insieme al sindaco e al presidente della Regione Lazio per verificare l'avanzamento dei lavori", ha detto il premier prima di visitare due dei 71 alloggi destinati alle famiglie sfollate dal centro storico di Accumoli che stanno per essere consegnati. "Si sta lavorando molto qui - ha aggiunto Gentiloni - Come sempre e più in fretta possibile. Ad Accumoli si vede il lavoro che si sviluppa. L'impegno del governo continua, lo dobbiamo agli abitanti di Accumoli. Dobbiamo innanzitutto finire le Sae, e questo è un impegno che ci vede in prima linea". Il premier, accompagnato dalla moglie e dal capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, ha poi presieduto un vertice a cui hanno partecipato il sindaco di Accumoli Stefano Petrucci, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il commissario straordinario del Governo per la ricostruzione Vasco Errani. "Abbiamo bisogno di accelerare soprattutto l'iter burocratico. Abbiamo segnalato al presidente del Consiglio - ha detto Petrucci - il persistere di ritardi nei cantieri e la necessità di uno snellimento ulteriore delle procedure per lo sgombero delle macerie. Tra le priorità, l'allestimento di aree camper per accogliere i turisti. Il premier mi ha ribadito che il governo farà tutto il possibile per mantenere gli impegni". ...continua a leggere "Terremoto, Gentiloni: l’impegno del Governo continua"

La tragedia poteva essere evitata se, fin dal 2009, fosse stato fatto il possibile per rendere quel campanile più sicuro. Con queste conclusioni, la Procura di Rieti ha terminato le indagini a carico di sette tra tecnici e amministratori che ora rischiano di essere processati per il crollo della vela della torre campanaria della Chiesa dei Santi Pietro e Lorenzo di Accumoli (Rieti). La torre, in seguito alla scossa delle 3:36 del 24 agosto 2016, piombando su un' abitazione, causò la morte di un'intera famiglia, padre, madre e due figli piccoli. Il procuratore capo di Rieti, Giuseppe Saieva, e i pm Lorenzo Francia e Rocco Gustavo Maruotti, hanno formalizzato e stanno notificando un avviso di conclusione delle indagini in cui contestano, a carico dei 7, i reati di disastro e omicidio colposo, abuso e omissione di atti d'ufficio. I lavori, appaltati dalla Curia di Rieti per consolidare il campanile, secondo quanto ipotizzato nell'atto d'accusa, di fatto non furono compiuti adeguatamente, né progettati né collaudati nonostante già all'indomani del sisma dell'Aquila del 2009 la Sovrintendenza avesse segnalato un preoccupante 'indebolimento strutturale'. Il campanile, ha ricostruito la Procura basandosi su quanto concluso dai periti incaricati di accertare le cause del crollo, si è abbattuto sulla porzione del tetto dell'adiacente edificio comunale 'sfondando, in caduta, la copertura della casa canonica e due solai della sottostante unità immobiliare' che in quel momento era occupata da Andrea Tuccio, da sua moglie Graziella Torroni e dai loro due figli, Stefano e Riccardo. ...continua a leggere "Crollo campanile Accumoli, in 7 rischiano il processo"