"Non possono pensare che con un fax si lavano la coscienza. E' come se ti piomba in casa un pompiere, ti dice che c'è un incendio e poi se ne va e ti lascia solo". Paolo Trancassini, il sindaco di Leonessa, il comune del Reatino già colpito dal terremoto di agosto e ottobre che ha preso alla lettera il parere della Commissione Grandi rischi chiudendo le sue tre scuole 'sine die', non ha cambiato idea. "Aspettiamo delle risposte, non si lasciano soli gli amministratori locali. Le scuole restano chiuse, ho dato incarico a un ingegnere e a un geologo di verificare se sono in sicurezza e di rispondere a una sola domanda: in caso di una scossa magnitudo 7 cosa accadrebbe?". Così Trancassini, un tempo assediato da delibere e burocrazia, ora si ritrova a fare i conti con ansie e terrore legittimi dei suoi concittadini: "ora - spiega - amministro anche la loro paura". A Leonessa, mille metri sopra il mare e 2800 abitanti distribuiti su 36 frazioni, c'è la neve, gli impianti di Campo Stella sono aperti e c'è anche chi scia. Un'apparente aria di normalità ma tutti hanno ben chiaro di vivere su una faglia dormiente in "zona 1", cioè in un luogo che è considerato ad altissimo rischio sismico. "Certo che lo sappiamo che qui è pericoloso - racconta una residente - lo abbiamo sentito molto forte il terremoto e tutto questo allarme di certo non aiuta a vivere sereni". ...continua a leggere "Leonessa chiude le scuole. Il Sindaco: «amministro la paura»"