“Mattarella è l’unica nostra salvezza. E’ un uomo di garanzia, super partes, non è un politico. E’ marcio il sistema di approccio verso questa tragedia. Metta tutti attorno a un tavolo, governo, regioni e commissario, tre giorni, senza mangiare e bere. Serve chiarezza e una soluzione politica condivisa. L’Italia sta facendo una brutta figura”. L’ex sindaco Sergio Pirozzi, oggi consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia, a quasi tre anni dal sisma che ha raso al suolo Accumoli e la sua Amatrice, non ha dubbi: per ricostruire il centro Italia serve uno colpo di reni. Parole che trovano spazio anche tra le righe del discorso che il Capo dello Stato ha pronunciato ieri, nel corso della sua quinta visita nel comune del Reatino devastato dal sisma della notte del 24 agosto 2016.
Consigliere ha apprezzato le parole di Mattarella? Il presidente ha detto che è necessario agire velocemente, che la ricostruzione deve andare avanti per rimuovere il segno di precarietà e che è in gioco il futuro dell’Italia.
“Ho apprezzato molto l’intervento del presidente. C’eravamo sentiti al telefono. Oggi (ieri per chi legge, ndr) gli ho consegnato dei documenti e gli ho detto che siamo stanchi di chi continua a fare politica sulla pelle dei terremotati. Chiuda tutti in una stanza: il Governo, il commissario, i presidenti delle regioni coinvolte, serve un’azione condivisa, un codice unico sulla ricostruzione e una differenziazione del cratere. ...continua a leggere "Ricostruzione ferma da tre anni. Parla l’ex sindaco di Amatrice, Pirozzi: “Mattarella metta tutti intorno a un tavolo”"
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Pirozzi, se non c’è scatto è dura ricostruire
Sergio Pirozzi c'è. E' nella sua Amatrice nelle ore del silenzio e del ricordo. Gira in pantaloncini e la polo tricolore del Dipartimento della Protezione civile, la stessa delle ore in cui c'era da scavare tra le macerie. Due pacchetti di Camel in mano "per domani, perché sarà tutto chiuso per lutto". Il cellulare che squilla in continuazione, lunghi abbracci e strette di mano a chiunque lo incontra in uno dei due centri commerciali realizzati per accogliere i negozi delocalizzati dal centro storico che non c'è più. Per l'anniversario sono venuti a trovarlo anche alcuni ragazzi di Gemona, uno dei comuni friulani colpiti dal sisma del 1976, "perché - dice Pirozzi all'ANSA - chi ha subìto un terremoto terribile si ritrova sempre in questi momenti". L'ex sindaco, oggi consigliere alla Pisana, dove presiede la commissione grandi rischi, protezione civile e ricostruzione, nonostante gli impegni romani, non ha abbandonato la sua terra, vive le gioie e i dolori della sua comunità come quando era chiuso, giorno e notte, nel suo ufficio in Comune da 'sfrattato a tempo'. Il ricordo torna a quella notte di due anni fa, quando uscendo dalla sua abitazione, a due passi dalla chiesa di Sant'Agostino e alle porte di Corso Umberto I, non c'era più nulla. "Sarà una notte particolare - aggiunge l'ex sindaco -, una notte di ricordi. La notte che ha segnato lo spartiacque tra due vite. ...continua a leggere "Pirozzi, se non c’è scatto è dura ricostruire"
Pirozzi lascia l’incarico di sindaco di Amatrice
Sergio Pirozzi chiude la sua carriera da sindaco di Amatrice (Rieti). Lo fa con un calcio a un pallone, quello di inizio, scambiato con il ministro dello Sport Luca Lotti, alla prima partita inaugurale del nuovo campo da calcio 'Paride Tilesi', rinato sotto i Monti della Laga ventuno mesi dopo la notte dell'agosto 2016 in cui il borgo reatino fu devastato dal sisma. Le date, per l'ormai ex sindaco dello scarpone, hanno un preciso significato e, non a caso, la sua uscita di scena coincide con il giorno in cui, nel 2009, scelse di candidarsi alla guida della sua città. Ad Amatrice anche il calcio, quello che conta, prova a fare la sua parte per rimettere insieme i pezzi di una comunità ferita dall'immane tragedia del terremoto. Quello stesso sport che per Pirozzi, per ventiquattro anni, ha rappresentato un mestiere, quello dell'allenatore. Il sindaco 'sfrattato a tempo' ha scelto di restituire la fascia tricolore per fare il consigliere regionale, carica incompatibile con quella di sindaco. Per lui, in vista, c'è la presidenza della commissione che alla Pisana dovrà occuparsi della ricostruzione. "Non è un abbandono", ribadisce in una lettera aperta, "ma un ulteriore atto di amore verso la mia terra" dove "resterò per sempre, con la mente e con il cuore". Sarà, invece, il vicesindaco Filippo Palombini a prendere il testimone, fino alle elezioni del 2019. "Oggi per me è un giorno particolare. ...continua a leggere "Pirozzi lascia l’incarico di sindaco di Amatrice"
Pirozzi, il terremoto ti cambia la prospettiva di vita
"Il terremoto ti cambia la prospettiva di vita, colpisce tutto e ti fa rivisitare il modo di pensare, agire e rapportarsi. Ricordo poco di quella notte, solo le urla e il dolore della mia comunità e il paese che non c'era più, ma la nostra rinascita è cominciata in quello stesso momento". Sergio Pirozzi, il sindaco di Amatrice, è ancora lì, dentro il suo bunker, 'sfrattato a tempo', dove da quasi trecentosessantacinque giorni è in prima linea ad affrontare un'emergenza che vive come una guerra e che dalle 3:36 del 24 agosto 2016 non è mai finita. "Il terremoto ha colpito tante cose, dalla distruzione agli amici che non ci sono più, fino ad arrivare anche alla rivisitazione del proprio modo di pensare, agire e rapportarsi", dice all'ANSA il sindaco del comune reatino raso al suolo dal sisma. "In questi dodici mesi - prosegue Pirozzi - ho avuto la grande fortuna di incontrare persone straordinarie provenienti dal mondo della solidarietà e del volontariato, è stato un anno particolare perché, al di là del fatto che ho abbandonato il mio lavoro, e un po' mi pesa, abbiamo subito troppi terremoti e la più grande nevicata degli ultimi 60 anni. E' stato un susseguirsi di emozioni, dolori e gioie. Tutto, però, è stato mitigato o reso ancora più bello dalla solidarietà. Devo dire grazie a tante persone che ancora oggi ci sono vicine". Per quattro giorni, dopo la scossa del 24 agosto, il sindaco di Amatrice ha attraversato, giorno e notte, ciò che rimaneva del centro storico del suo paese, poi, per scelta, non ha più messo piede là dentro, neanche per accompagnare reali e capi di Stato. ...continua a leggere "Pirozzi, il terremoto ti cambia la prospettiva di vita"