Girandosi tra le mani Suburra, l'ultimo libro del giudice-scrittore Giancarlo De Cataldo, scritto con il giornalista di Repubblica Carlo Bonini, che riprende la storia criminale di Roma dove l'aveva lasciata Romanzo Criminale accompagnandola fino ai giorni nostri, in molti si saranno chiesti se l'immaginario ristorante romano Paranza non fosse altro che l'Assunta madre.
La cronaca racconta che tra le mura del noto ristorante di pesce di via Giulia, molto frequentato dai vip e non solo, l'8 novembre 2013 una cimice, piazzata dalla Dia nell'ambito di un'indagine su un presunto riciclaggio, aveva intercettato una conversazione tra Alberto Dell'Utri, il fratello dell'ex senatore del Pdl fuggito e arrestato a Beirut, e l'imprenditore Vincenzo Mancuso, che faceva presupporre che Marcello Dell'Utri fosse in procinto di lasciare l'Italia. A svelare il piano fu proprio quella cimice nascosta tra le poltrone dell'Assunta madre: "Il programma è quello di andarsene in Libano", aveva rivelato al suo interlocutore il fratello dell'ex senatore condannato per mafia, di fatto anticipando il piano di fuga che Dell'Utri ha messo in pratica alcune settimane fa.
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