Ci saranno due zone di “massima sicurezza”: la blu, riservata ai leader politici e ai capi di Stato, e la verde, un’area “cuscinetto”. Nelle due zone saranno predisposti 39 varchi d’accesso presidiati da venerdì e nell’intera area opereranno oltre 3 mila uomini delle forze dell’ordine. Il piano prevede l’impiego di reparti antisommossa, tiratori scelti sui palazzi, agenti in borghese, nuclei di pronto intervento e delle teste di cuoio del Nocs della Polizia di Stato e dal Gis dei Carabinieri, elicotteri e droni. Cinofili e artificieri, già da venerdì mattina, inizieranno le bonifiche e i controlli in tutte le zone interessate dagli eventi.
Il rischio più concreto, secondo gli analisti della nostra intelligence e dell’antiterrorismo, è che tra gli ottomila manifestanti attesi al corteo possano nascondersi infiltrati violenti, ma anche “lupi solitari” legati al terrorismo di matrice jihadista, tutto questo a 72 ore dall’attacco di Londra.
La zona blu, quella riservata ai Capi di Stato e ai leader politici invitati alle celebrazioni, comprende piazza Venezia, Ara Coeli, piazza San Marco e Fori Imperiali. La zona verde, definita “cuscinetto”, comprenderà via IV Novembre, via Nazionale, piazza della Repubblica, via del Corso e via del Tritone.
I cortei previsti sono sei, quello della piattaforma Eurostop, considerato il più a rischio, partirà alle 14 da porta San Paolo per giungere alla Bocca della Verità transitando per via Marmorata, via Luca Robbia e Lungotevere Aventino.
Proprio in vista di sabato, e per fare il punto all’indomani degli attacchi di Londra, il ministro dell’Interno Marco Minniti ha tenuto questa mattina al Viminale una riunione straordinaria del Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa) a cui hanno partecipato i vertici delle forze polizia e della nostra intelligence e un ufficiale di collegamento di Scotland Yard. Minniti ha chiesto di “rafforzare ulteriormente i controlli nelle aree di maggiore afflusso di persone”.
Il Comitato, ha spiegato ancora Minniti al termine del vertice, ha deciso che “tutte le forze di polizia e la rete dei servizi di intelligence saranno impegnati senza sosta sul fronte antiterrorismo per individuare ogni fonte di possibile rischio e pericolo”. Nel corso della riunione i vertici di forze dell’ordine e dei Servizi hanno deciso, inoltre, di “tenere alto il livello di attenzione, intensificando le misure di vigilanza e di sicurezza a protezione degli obiettivi ritenuti più a rischio”.
di Fabrizio Colarieti per formiche.net [link originale]